L’ultima riunione del Consiglio dei Ministri ha portato importanti novità per gli insegnanti tecnico-pratici (ITP), sancendo un cambio di paradigma nel loro percorso abilitativo. L’intervento legislativo, come comunicato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, risolve una criticità di lungo corso riguardo all’abilitazione dei docenti ITP immessi in ruolo tramite concorso.
Un Passo Avanti per gli ITP
Fino ad oggi, l’accesso ai concorsi per gli ITP era consentito con il solo diploma, in base all’articolo 22 del D.Lvo 59, valido fino a dicembre 2024. Tuttavia, con il nuovo decreto, i vincitori di concorso saranno obbligati a conseguire l’abilitazione durante il primo anno di servizio, attraverso un percorso formativo che prevede l’acquisizione di 36 CFU. Questa modifica non solo rende il percorso abilitante più strutturato, ma lo allinea anche a quello delle altre categorie di docenti, contribuendo a una maggiore coerenza nel sistema educativo.
Requisiti per il Futuro
A partire dal 1° gennaio 2025, i requisiti per accedere al ruolo di docente ITP subiranno una trasformazione significativa. Sarà necessaria una laurea triennale o un titolo equipollente, come un diploma di alta formazione artistica, musicale e coreutica di primo livello. Il DM n. 246/2023 stabilisce la corrispondenza tra questi titoli e le classi di concorso, includendo anche i diplomi delle ITS Academy.
Attualmente, gli aspiranti docenti ITP possono partecipare a due concorsi straordinari in corso, il primo dei quali già avviato. Per questi concorsi, è sufficiente il diploma che consente l’accesso alla classe di concorso. Tuttavia, dal 2025, non sarà più sufficiente: i candidati dovranno anche possedere l’abilitazione specifica per la classe di concorso. Questo obiettivo potrà essere raggiunto tramite percorsi universitari abilitanti di 60 CFU, seguiti da un concorso pubblico nazionale e un anno di prova in servizio, culminante in un test finale e una valutazione.
Chiarimenti
Con l’intervento normativo previsto dal DL attuazione PNRR, si offre finalmente una chiarezza attesa da tempo per i docenti ITP. Chi ha vinto il primo concorso previsto dal PNRR ora ha la certezza di dover frequentare il percorso abilitante da 36 CFU. Questo rappresenta non solo un miglioramento per gli insegnanti tecnico-pratici, ma anche una garanzia di qualità per il sistema educativo nel suo complesso.
Conclusione
Il riconoscimento della professionalità degli ITP attraverso un percorso formativo strutturato è un passo fondamentale verso l’adeguamento delle competenze degli insegnanti alle esigenze del sistema scolastico contemporaneo. Come sindacato della scuola, continuiamo a vigilare affinché queste novità si traducano in reali opportunità di crescita e sviluppo per tutti i docenti, garantendo un’istruzione di qualità per gli studenti.